22 dicembre 2009

Il liceo scientifico di Vibo Valentia ringrazia Mafalda


DIETRO lo pseudonimo “Mafalda”, probabilmente si cela una persona che conosce abbastanza bene l'odissea del Liceo Scientifico "Berto" che, dopo un anno di attesa, non ha ancora raggiunto la sua Itaca. Si aspettava l'arrivo dell'anno scolastico in corso con la speranza di poter abbandonare per sempre i locali fatiscenti dentro i quali un buon numero di studenti è costretto da tempo a fare lezione. Invece, con l'anno nuovo, si son dovuti occupare anche i laboratori della sede centrale mettendo a dura prova le attività della scuola. Ma il senso del dovere ha portato studenti e docenti a continuarel'impegno scolastico nei luoghi disponibili sopportandoi disagi.
Ciò non toglie che le speranze di poter usufruire dei locali dell'edificio già costruito e pronto adiacente all'attuale sede del Berto sono sempre più vive. Il Berto intende ringraziare “Mafalda”che, in una lettera pubblicata sul quotidiano on line in data 24 marzo nella rubrica ilfilodiretto@ilquotidianoweb.it espone con chiarezza la vicenda che interessa ancora il liceo.
«Anche i più indifferenti,ormai, - si legge nellalettera - si saranno chiesti com'è possibile non si sia ancora riusciti a trovare una soluzione alla mancanza di locali capaci di contenere tutti gli studenti del Liceo Scientifico di Vibo Valentia, visto che proprio accanto all'attuale sede si trova, già bello e pronto,un nuovo edificio costruito, guarda caso, proprio per sopperire a tale insufficienza. In effetti - scrive Mafalda - c'è da rimanere alquanto perplessi: la soluzione sarebbe lì, a un passo, anzi, a pochi passi, quelli che separano l'attuale sede dell'istituto con l'attiguo nuovo edificio, se tra di essi non si frapponesse un muro spesso e invisibile che, a quanto pare, è ben più difficile da abbattere di un muro in cemento armato: quello della burocrazia. Che altro se no? Non vogliamo pensarlo…
Qualunque siano i motivi, è certo che questa, dal 1960, anno in cui veniva istituito il Liceo Scientifico Statale a Vibo Valentia, è la più incredibile delle sue traversie. Inizialmente ubicato in alcune aule del Liceo Classico Michele Morelli, con gli anni gli vennero forniti ulteriori locali in via Kennedy, e nell'anno scolastico 1969-70 fu dotato di una sede provvisoria in una palazzina per civile abitazione in via Santa Maria dell'Imperio. Gli studenti più fortunati si trovavano in aule che in progetto erano adibite a sale da pranzo: erano le più ampie e confortevoli. Non male. La provvisorietà di questa sede - prosegueMafalda - ebbe termine vent'anni dopo, quando l'amministrazione provinciale, guidata da Ottavio Bruni, forniva finalmente all'intera città di Vibo un istituto adeguato e sicuro, quello attuale. Unico neo, l'insufficienza di aule per contenere tutti gli studenti, ogni anno sempre più numerosi, e la mancanza di una palestra. Ma anche a tale problema si poneva soluzione grazie al decisionismo dell'allora presidente della Provincia, che nel 2007 sottoscriveva un nuovo contratto di locazione per un nuovo edificio che di lì a poco sarebbe stato costruito proprio accanto a quello attuale, del quale doveva costituire il suo naturale completamento, e che adesso se ne sta lì, in bella mostra, come una specie di cattedrale nel deserto, il deserto della politica e delle idee, dove già la normalità è un miraggio. Gli studenti, durante le lezioni, avranno potuto osservare dalle loro finestre l'andamento dei lavori e pregustare un istituto degno di questo nome, ma si sa, i governi passano, la burocrazia resta. Quando l'edificio viene completato, l'amministrazione provinciale ha cambiato volto: al posto di Ottavio Bruni c'è ora FrancescoDe Nisi, il quale, con una sorta di decisionismo al contrario, considera l'affitto dell'immobile stabilito dalla precedente amministrazione (con la quale i rapporti non si possono certo definire idilliaci), non conveniente, e ne propone l'acquisto. Il proprietario dell'immobile, che ha già in mano un contratto di locazione sottoscritto dalla stessa provincia, ovviamente rifiuta, e nasce così un contenzioso giudiziario che sappiamo quando è iniziato, ma che non possiamo neppure immaginare quando potrà finire.
Il risultato è che con l'inizio dell'anno scolastico 2008/09, buona parte degli studenti del liceo si è dovuta nuovamente adattare in sedi di fortuna; i soliti locali per civile abitazione e, pare, persino in rimesse per auto... “
La lettera di “Mafalda”, che invitiamo a leggere nel suo intero sul sito del Quotidiano della Calabria, prosegue ancora». Il Liceo Berto, dalla dirigenza, a tutto il personale e a tutti gli studenti, ringraziano la persona che, dietro lo pseudonimo di Mafalda, ha voluto spendere un po' del suo tempo per perorare la sua causa.
V. S. ilQuotidiano, 23 aprile 2009

Liceo Scientifico: una storia di ordinaria burocrazia


Anche i più indifferenti, ormai, si saranno chiesti com’è possibile non si sia ancora riusciti a trovare una soluzione alla mancanza di locali capaci di contenere tutti gli studenti del Liceo Scientifico di Vibo Valentia, visto che proprio accanto all’attuale sede si trova, già bello e pronto, un nuovo edificio costruito, guarda caso, proprio per sopperire a tale insufficienza.
In effetti c’è da rimanere alquanto perplessi: la soluzione sarebbe lì, a un passo, anzi, a pochi passi, quelli che separano l'attuale sede dell'istituto con l'attiguo nuovo edificio, se tra di essi non si frapponesse un muro spesso e invisibile che, a quanto pare, è ben più difficile da abbattere di un muro in cemento armato: quello della burocrazia. Che altro se no? Non vogliamo pensarlo…

Qualunque siano i motivi, è certo che questa, dal 1960, anno in cui veniva istituito il Liceo Scientifico Statale a Vibo Valentia, è la più incredibile delle sue traversìe. Inizialmente ubicato in alcune aule del Liceo Classico Michele Morelli, con gli anni gli vennero forniti ulteriori locali in via Kennedy, e nell'anno scolastico 1969-70 fu dotato di una sede “provvisoria” in una palazzina per civile abitazione in via Santa Maria dell'Imperio. Gli studenti più fortunati si trovavano in aule che in progetto erano adibite a sale da pranzo: erano le più ampie e confortevoli. Non male.

La provvisorietà di questa sede ebbe termine vent’anni dopo, quando l’amministrazione provinciale, guidata da Ottavio Bruni, forniva finalmente all'intera città di Vibo un istituto adeguato e sicuro, quello attuale. Unico neo, l’insufficienza di aule per contenere tutti gli studenti, ogni anno sempre più numerosi, e la mancanza di una palestra.
Ma anche a tale problema si poneva soluzione grazie al “decisionismo” dell’allora presidente della Provincia, che nel 2007 sottoscriveva un nuovo contratto di locazione per un nuovo edificio che di lì a poco sarebbe stato costruito proprio accanto a quello attuale, del quale doveva costituire il suo naturale completamento, e che adesso se ne sta lì, in bella mostra, come una specie di cattedrale nel deserto, il deserto della politica e delle idee, dove già la normalità è un miraggio.
Gli studenti, durante le lezioni, avranno potuto osservare dalle loro finestre l'andamento dei lavori e pregustare un istituto degno di questo nome, ma si sa, i governi passano, la burocrazia resta. Quando l'edificio viene completato, l'amministrazione provinciale ha cambiato volto: al posto di Ottavio Bruni c'è ora Francesco De Nisi, il quale, con una sorta di decisionismo al contrario, considera l'affitto dell'immobile stabilito dalla precedente amministrazione (con la quale i rapporti non si possono certo definire idilliaci), non conveniente, e ne propone l’acquisto. Il proprietario dell’immobile, che ha già in mano un contratto di locazione sottoscritto dalla stessa provincia, ovviamente rifiuta, e nasce così un contenzioso giudiziario che sappiamo quando è iniziato, ma che non possiamo neppure immaginare quando potrà finire.
Il risultato è che con l'inizio dell'anno scolastico 2008/09, buona parte degli studenti del liceo si è dovuta nuovamente adattare in sedi di fortuna; i soliti locali per civile abitazione e, pare, persino in rimesse per auto...

A questo punto, per tentare di risolvere il problema, a qualcuno tra i più perspicaci dei nostri rappresentanti viene in mente una di quelle trovate che neppure al Groucho Marx dei tempi migliori: pubblicare un avviso (ancora oggi leggibile sul sito della provincia) col quale reperire in brevissimo tempo un immobile da adibire a liceo scientifico; per acquistarlo? no, sempre da “assumere in fitto”.

In pratica, i nostri geniali amministratori vanno in affannosa ricerca di ciò che hanno letteralmente sotto il naso, visto che basta loro affacciarsi dalle finestre del palazzo provinciale per vedere l’edificio che cercano già lì, bello e inutilizzato, e per giunta con un contratto di locazione già firmato. Splendido esempio di come trovare un problema ad ogni soluzione.
Certo la delusione sarà stata davvero grande per i nostri solerti amministratori constatare che nessun onesto cittadino si sia preoccupato di rispondere alla loro richiesta presentandosi col proprio edificio di “1700 mq” − già pronto e con tutti i requisiti richiesti − per offrirlo in affitto alla benamata amministrazione provinciale. Vibonesi ingrati!

Comunque sia, pare che i nostri valorosi amministratori non si siano persi d’animo, e abbiano già in mente una nuova soluzione per ovviare alla scarsa collaborazione dei possidenti cittadini vibonesi: con l’inizio del nuovo anno scolastico, offriranno i loro comodi uffici del palazzo provinciale agli studenti e agli insegnanti del liceo scientifico che attualmente fanno lezione nei locali più disparati, mentre loro, impavidi, si trasferiranno in quelle stesse sedi, garage compresi.

Mafalda

6 febbraio 2009

Un nuovo Liceo Scientifico a Vibo Valentia (?)


QUANDO FINIRA'?
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA

Egregio Sig. Presidente
Ricorreva l’anno 1960 quando è stato fondato il Liceo Scientifico Statale di Vibo Valentia. Sono passati 46 anni (quasi mezzo secolo ed ancora il Liceo non può disporre di locali adeguati per poter svolgere pienamente le attività didattiche.
Pur rendendo atto alla Provincia di Vibo Valentia di aver risolto parzialmente il problema fornendoci, già dall’a.s. 2000\01, locali idonei sul profilo della sicurezza (e non è poco!), non posso non evidenziare che a tutt’oggi il liceo non può disporre di una palestra, i laboratori sono sistemati in locali di fortuna, non c'è un'aula magna per cui si è costretti a riunire il collegio dei docenti in un atrio, gli studenti non possono nemmeno fare un’assemblea per mancanza di locali adeguati, non c’è un luogo per poter visionare una video cassetta.
Come vede nel Liceo si continua ad essere sempre in emergenza. Le famiglie, i docenti, gli studenti si chiedono quando finirà questo perenne disagio a cui gli studenti del Liceo sono condannati! O bisogna rassegnarsi a lasciare in eredità alle future generazioni di studenti la soluzione del problema, forse per altri 40 anni ?
In 40 anni è mutata la storia di parecchie nazioni, si sono visti capovolgimenti di portata storica nel campo economico, politico e sociale, è mai possibile che per il Liceo Scientifico di Vibo Valentia non si può trovare la soluzione definitiva per un problema che a viva forza ha visto lottare generazioni di studenti e di genitori?
Presidente Bruni, coraggio, ancora un po’ di buona volontà e sono sicuro che potremo festeggiare insieme, finalmente, ed in modo definitivo i nuovi locali del Liceo Scientifico “Berto” di Vibo Valentia.
Fiduciosi i genitori, gli studenti, gli operatori scolastici del Liceo aspettano un segnale.
Il comitato degli studenti
Il comitato dei genitori
Il Dirigente scolastico Fiorenzo Restuccia
Vibo Valentia 02\01\07


Questa lettera aperta è del 2 gennaio 2007; da allora, l'ex presidente dell'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Ottavio Bruni aveva già risolto il problema sottoscrivendo un contratto di affitto e successivo acquisto di un edificio ubicato proprio accanto alla scuola.
L'attuale presidente Francesco De Nisi intende annullare quel contratto per trovare una soluzione migliore: per adesso quella di aule reperite un po' qua e un po' là, sempre in affitto, naturalmente...
Eppure la soluzione al decennale problema della carenza di aule del Liceo Scientifico Giuseppe Berto di Vibo Valentia sarebbe a un passo, anzi, a pochi passi: quelli che separano l'attuale sede dell'istituto con l'attiguo nuovo edificio.
Quest'ultimo consentirebbe al Liceo Scientifico Berto non solo di aumentare considerevolmente il numero delle aule a disposizione, ma anche di fornirgli (finalmente) una palestra degna di questo nome e di locali da adibire a laboratorio.
Purtroppo tra i due edifici si frappone un muro spesso e invisibile: quello della burocrazia e dell'ostinazione, ben più difficile da abbattere di un muro in cemento armato...

Palestra


Il liceo scientifico di Vibo ha mai avuto locali che potessero essere definiti PALESTRA? Qui sotto le foto di quella che potrebbe essere la nuova palestra del liceo scientifico. Ma forse è troppo; ci sta pure il parquet per terra!


Una palestra "normale" in una scuola del nord Italia, a Vibo Valentia è destinata a rimanere solo un sogno per gli studenti del liceo?


Nuove aule

Attualmente molti studenti del liceo sono costretti a fare lezione in aule di fortuna presso sedi staccate, in edifici per civile abitazione.
Ciò oltre a comportare grosse difficoltà di organizzazione scolastica (insegnanti che devono andare da una parte all'altra, studenti della stessa scuola divisi come fossero di scuole diverse, ecc.), costa alla provincia una notevole cifra, che potrebbe essere meglio spesa per risolvere definitivamente il problema.


Bagni (compresi quelli per disabili).


Docce
Persino le docce! E' troppo! Bisogna trovare qualcosa di peggio...

Quando il problema sta nelle persone, non nelle cose
Attendiamo l'evolversi della situazione. Nel frattempo lasciate pure i vostri commenti.

12 gennaio 2009

Offerta immobili per uso scolastico a Vibo Valentia


AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA
Via Cesare Pavese - 89900 Vibo Valentia - Tel. 0963/997111 - Fax 0963/997219
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
VIII SETTORE
Servizio Edilizia scolastica
IL DIRIGENTE

VISTA la legge 11 gennaio 1996 n.23 – Norme per l’edilizia scolastica- con cui , tra l’altro, sono affidate competenze agli Enti locali che devono provvedere alla realizzazione, alla fornitura ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici da destinare a sede d’istituti e scuole d’istruzione secondaria superiore;

DATO ATTO che, per assicurare il funzionamento del normale svolgimento delle attività scolastiche, è necessario ricorrere al reperimento d’altri locali che presentino requisiti compatibili all’istruzione scolastica, secondo le normative vigenti;

RICHIAMATA la deliberazione di G.P. n. 267 del 13.11.2008

RENDE NOTO

CHE L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE INTENDE ESAMINARE EVENTUALI OFFERTE DI IMMOBILI NELLA CITTA’ DI VIBO VALENTIA, DA ASSUMERE IN FITTO AD USO SCOLASTICO.

L’immobile deve rispondere alle vigenti norme urbanistico-edilizie relativa alle condizioni di agibilità (destinazione urbanistica che permetta la variazione di destinazione d’uso) ed avere una superficie minima di mq 1700 così distribuita:
n. 25 vani da adibire ad aule ;
n. 6 vani da adibire a laboratori tecnici;
n.1 vano da adibire a biblioteca;
n. 3 vani da adibire a Presidenza e Segreteria;
n. 1 vano da adibire a palestra;
Servizi igienici .

Il fabbricato dovrà essere, preferibilmente indipendente da cielo a terra. In caso contrario dev’essere assicurata l’autonomia degli impianti.
I materiali costruttivi impiegati dovranno essere resistenti all’usura e non devono rilasciare, anche dopo il periodo di garanzia fornita dal produttore, emissioni nocive. Gli infissi interni ed esterni devono essere realizzati in materiali durevoli e preferibilmente esenti da manutenzione periodica.

L’IMMOBILE OFFERTO DOVRA’ ESSERE CONSEGNATO ENTRO GIORNI QUARANTACINQUE DALLA FIRMA DEL PRELIMINARE.

Si precisa che eventuali spese di adattamento dell’immobile all’uso richiesto, compreso l’onere per la certificazione di abitabilità e destinazione d’uso, saranno a cura dell’offerente.
Si precisa che non saranno prese in considerazione offerte difformi al presente bando .
Tutti coloro che intendano offrire in locazione un immobile a quest’Amministrazione con le caratteristiche compatibili a quelle richieste, possono inoltrare apposita istanza da far pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 20.01.09 in busta chiusa e sigillata al Settore VIII- Edilizia Scolastica di quest’Amministrazione con sopra la dicitura “offerta relativa all’avviso pubblico per il reperimento locali a Vibo Valentia da adibire ad uso scolastico “Liceo Scientifico”” .

Nell’offerta dovrà essere indicato il canone mensile proposto e dovrà essere corredata, al momento dell’offerta dei documenti di cui ai punti 1,2,13,14,15,16 e, non si procederà alla stipula dell’atto in mancanza della rimanente documentazione:
1. concessione edilizia;
2. attestazione che la destinazione ad uso scolastico dei locali non è in contrasto con la previsione del Piano Regolatore del Comune;
3. Certificazione dell’avvenuta denuncia al N.C.E.U. con la destinazione d’uso scolastico;
4. Certificato di collaudo statico dell’immobile con allegata documentazione;
5. Dichiarazione a firma di un tecnico abilitato da cui risulta che l’impianto di riscaldamento è conforme alle norme vigenti ex L.10/91;
6. Attestazione relativa all’adeguamento dell’impianto elettrico nei locali alle norme di sicurezza CEI ed ENPI (L.46/90) e rispondenza requisiti ex D.Lvon° 626/94 (dichiarazione di conformità ex art.9 e certificato di collaudo ex art.13 della L.46/90);
7. Certificato antincendio (N.O.P., VV.F. o U.C.P.I.) ex L.818/94;
8. Certificato di agibilità dei locali ad uso scolastico attestante anche l’abbattimento delle barriere architettoniche (legge 13/89);
9. Certificazione di impianto di scariche atmosferiche;
10. Certificazione attestante la regolarità dell’impianto di messa a terra;
11. Certificato di accatastamento;
12. Planimetria catastale;
13. Pianta planimetrica quotata;
14. Atto attestante il titolo di proprietà o di disponibilità dei locali;
15. Certificato a data corrente- nel caso che l’immobile appartenga ad una società- del competente Tribunale, dal quale risulti che la stessa Società non è fallita e che non sono in corso procedure concorsuali, nonché la generalità del rappresentante legale autorizzato a riscuotere ed a quietanzare,
16. Planimetria dell’eventuale progetto di adeguamento.

LE CONDIZIONI LOCATIVE SONO:
1. la durata della locazione è fissata in anni sei, ai sensi della L.392/78 in materia di locazioni urbane;
2. l’aggiornamento annuale del canone in attuazione della legge n.118/85;
3. il diritto di recesso anticipato ai sensi dell’art.27 comma settimo ex L. 392/78;
4. il rimborso delle eventuali spese condominiali;
5. l’obbligo di consegnare e mantenere la cosa in stato da servire all’uso convenuto ai sensi degli artt.1575 e 1576 del C.C. e di farsi carico, ai sensi dell’art.1609 del C.C., delle spese di manutenzione straordinaria, mentre quelle di manutenzione ordinaria incombono all’Amministrazione conducente;
6. le spese inerenti la stipula dell’atto, la registrazione, il bollo e conseguenti a carico delle parti al 50%;
7. dichiarazione, rilasciata con le forme di cui alla legge 445/2000 e succ. mod.ed int.; che attesti sotto la propria responsabilità:
a. di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione di cessazione di attività o di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la Legislazione Italiana, ovvero che non vi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazione;
b. che nei suoi confronti non è stata pronunciata una condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che incida sulla moralità professionale, o per delitti finanziari;
c. di essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, secondo la Legislazione Italiana;
d. che l’immobile è libero da pesi ed oneri;
e. che la ditta locatrice si impegna a consegnare i locali all’atto della stipula del contratto;
f. Autocertificazione antimafia, con sottoscrizione autenticata nelle forme di Legge.
L’offerta dovrà essere costituita dalle condizioni economiche richieste.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di optare per quella ipotesi che, a suo giudizio, riterrà più vantaggiosa.

Il Dirigente dell’ VIII settore
f.to Francesco Defina