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La dirigente del Liceo Scientifico "Berto" Maria Silvestro |
Si tratta, ma le parti sono ancora distanti. L'acquisto dei nuovi locali attigui al Liceo Scientifico si complica e non poco. La proposta di transazione avanzata dall'Immobiliare Europa di Girolamo Soriano si è arenata di fronte all'esigenza della Provincia di andare a definire il valore dell'immobile. Il nodo è arrivato al pettine l'altro ieri pomeriggio nel corso di un incontro operativo tenutosi nella sede dell'Amministrazione provinciale al quale erano presenti il presidente Francesco De Nisi, l'assessore al Bilancio Pasquale Fera, il direttore generale Ulderico Petrolo, il segretario Francesco Marziali, rappresentanti dell'Immobiliare Europa e la dirigente del Liceo Scientifico "G. Berto" Maria Silvestro. Il costruttore, sulla base delle valutazioni tecniche di parte, secondo quanto è trapelato, avrebbe fissato il prezzo d'acquisto dell'immobile intorno ai sette milioni di euro, mentre la Provincia ritiene la richiesta piuttosto spropositata e non sarebbe orientata a superare i 4 milioni e mezzo di euro. Si tratta di cifre approssimative sia da una parte che dall'altra, ma che di fatto danno il senso dell'enorme distanza che in questo momento ancora esiste sulla vicenda dell'ampliamento del Liceo Scientifico.
Eppure di recente le parti sembrava stessero per arrivare ad un accordo (o forse qualcuno lo aveva pure firmato) al punto che l'Immobiliare Europa si era impegnata a ritirare tutto il contenzioso aperto nei confronti dell'Amministrazione provinciale: un procedimento penale e uno civile. In questo secondo caso davanti al Tribunale attraverso il quale la società chiede il risarcimento per la mancata attuazione del contratto precedente siglato il 2 luglio del 2008 attraverso il quale veniva pattuito il fitto dei locali da destinare ad aule del liceo Scientifico per sei anni con un canone di 272.432 euro più Iva. Nello stesso contratto, inoltre, veniva anche ipotizzata la vendita dell'immobile ad un prezzo da determinare. Ma come si ricorderà quel contratto è stato successivamente revocato perché l'edificio non aveva ancora la destinazione d'uso, ottenuta per aule e laboratori solo successivamente.
Spetta ora ai tecnici delle parti poter arrivare a un punto d'incontro diversamente il liceo Scientifico (1. 370 studenti) diviso in tre sedi compresa quella centrale, continuerà ad andare avanti tra i disagi e senza la necessaria sicurezza. Obiettivo delle parti è quello di arrivare ad un punto di incontro e stabilire una stima dell'immobile la cui cifra dovrà successivamente essere vagliata dall'ufficio erariale. Per il momento, però, la differenza è notevole: la Provincia non intenderebbe in nessun modo andare oltre i 4 milioni e 500mila euro, mentre l'immobiliare Europa avrebbe avanzato una richiesta ben precisa: 7 milioni e 900mila di euro. E, in questo caso, c'è una differenza di circa tre milioni.
n.l. Gazzetta del Sud, 27 gennaio 2011