![]() |
Palazzo ex Enel - Sede dell'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia |
Il primo contratto. Che cosa prevedeva il primo accordo sfumato con l'arrivo alla Provincia dell'amministrazione di Francesco De Nisi? Il 2 luglio del 2008 tra Provincia (dirigente Antonio Vinci) e Immobiliare Europa Sas di Girolamo Soriano viene stipulato il contratto che prevedeva il fitto di un immobile adiacente al Liceo Scientifico (edifici già collegati tra loro da un tunnel) per sei anni con un canone annuo di 273. 432 euro più Iva. A monte c'era già un preliminare (un accordo a tutto tondo) che era stato definito e siglato il 28 settembre 2007. Nello stesso contratto si gettavano pure le basi per una futura vendita dell'edificio ad un prezzo che sarebbe stato determinato da apposita commissione. L'edificio ha una superficie di 2.034 metri, mente l'area esterna è di 2.446. L'accordo prevedeva che la società l'immobiliare Europa avrebbe dovuto completare e consegnare i lavori entro il 31 agosto del 2008.
Indietro tutta. Il 16 luglio 2008 il dirigente Antonio Vinci sottoscrive una nuova determina con la quale dichiara l'inefficacia del contratto di locazione precedentemente pattuito sostenendo che l'immobile era sprovvisto della destinazione d'uso occorrente per essere utilizzato quale sede di un istituto scolastico. E da qui nasce un procedimento civile, prima al Tar e poi davanti al Tribunale dove attualmente è ancora pendente. L'impresa si sente danneggiata, sostiene di avere eseguito i lavori dell'edificio secondo gli accordi presi con l'ufficio tecnico della Provincia. L'amministrazione, invece, si rifiuta di prendere l'immobile perché il fabbricato non è idoneo ad ospitare la scuola.
La destinazione d'uso. L'edificio effettivamente nasce in una zona che lo strumento urbanistico indica come artigianale, e per un'attività di questo tipo aveva ottenuto il permesso a costruire. Ma l'immobile oggi presenta le caratteristiche specifiche di una scuola. La società costruttrice, sulla base della legge regionale chiede il cambio di destinazione d'uso da artigianale a servizi didattici e alle imprese e versa una somma di circa 140mila euro per oneri di urbanizzazione. Viene pertanto predisposto un progetto in tale direzione e ottiene da palazzo "Luigi Razza" una destinazione per attività didattiche e laboratori. Successivamente presenta un progetto per ampliare la volumetria. Di fatto bisognava chiudere il piano superiore dell'immobile all'interno del quale realizzare ulteriori aule.
Il caso in Consiglio. La pratica arriva a palazzo "Luigi Razza" il 22 dicembre 2008 ma l'assessore all'Urbanistica la ritira dall'ordine del giorno perché la Provincia non aveva manifestato ufficialmente l'intenzione di acquistare l'immobile. E la pratica rimane pendente in attesa di tempi migliori che, forse, cominciano ad affiorare all'orizzonte.
Il nuovo accordo. Le parti cominciano a parlarsi e decidono di trovare un'intesa. Su quali basi? L'edificio sarà acquistato dalla Provincia. Prezzo? Circa 4 milioni di euro, o comunque ad un prezzo che dovrà tenere conto della valutazione Ute. In attesa che l'ente trovi le somme (bisognerà aspettare il nuovo bilancio) per l'acquisto dell'edificio il Liceo Scientifico può cominciare ad usufruire dei locali che la Provincia provvederà a prendere in affitto (13 euro a metro quadrato). Sulla base di questo accordo l'immobiliare Europa si impegna a ritirarsi da tutti i procedimenti sia civile che penale.
Nicola Lopreiato, Gazzetta del Sud, 22 gennaio 2011
Nessun commento:
Posta un commento
Dici la tua